Caro Felpato,
spero che tu stia bene. Comincia a fare freddo qui. L'inverno è definitivamente alle porte. Sebbene io sia tornato a Hogwarts, mi sento più solo che mai. So che tu, più di chiunque altro, capirai. E' strano, sentirsi isolati dal mondo e allo stesso tempo sapere che qualcuno, al tuo fianco, è disposto a esserti amico e a fare di tutto per te.
Sono giorni che sento la rabbia invadermi, e ho paura di fare del male ai miei amici. Perché mi succede questo? Trovo inoltre insopportabile convivere con tutte le voci che il Ministero mette in giro, su me e Silente. Sono debole, ed è quello che vorrebbe Voldemort. Ma ultimamente faccio fatica a fidarmi della gente. Una volta mi hai detto che tutti abbiamo luce e oscurità, dentro. E se la mia parte di oscurità stesse prendendo il sopravvento? Se a scegliere non fossi io, ma Lui, per me?
A peggiorare la situazione è questa nuova megera del Ministero. Ha ficcato il naso dappertutto. E' scorretta, irritante. Persino Silente non sembra avere nessuna voce in capitolo, anche se credo che stia architettando qualcosa, qualcosa che sa solo lui. Ma la megera nel frattempo continua a umiliare la scuola e a screditare gli insegnanti. E' come una spia, con l'unica differenza che non si preoccupa di fare le cose di nascosto. E' sfrontata, e tutti la odiano, persino gente come la professoressa McGranitt.
Felpato, sono questi i momenti che fanno pesare la tua assenza. Anche se ho Ron, e Hermione, e Hagrid, mi mancano le tue parole, e la tua espressione sempre convinta che le cose, prima a poi, si aggiustano. E, ti confesso, che più di una volta, mi è capitato di avvicinarmi al camino pensando di venire a fare un salto al numero 12...
So che è irritante sentirselo dire, ma sta' lontano dai guai.
Stammi bene.
Harry