Chiaramente contiene SPOILER.
I commenti veloci e superficiali di questi giorni sul sesto film hanno invaso qualunque mezzo di comunicazione. Ulteriore conferma che al nome di Harry Potter corrisponde un fenomeno, un evento. Ma questo lo sapevamo già, no?
L'adattamento del libro mi ha convinto. Scontato, inutile, impossibile aspettarsi un film senza tagli. I due tasselli maggiormente sacrificati sono stati i Gaunt e le origini del Principe; il primo totalmente inesistente, il secondo trattato con scarsa attenzione. Tuttavia, almeno l'assenza dei Gaunt, secondo me la si può giustificare, e ai fini dell'economia della trama non guasta poi molto. Il problema di Yates è il voler perdersi - non so quanto voluto - nelle scene meno importanti; i siparietti, lo spaccare una pellicola oscura e carica di tensione con (troppe) battutine e azioni stupide; sono sì particolari che fanno parte della storia e delle atmosfere, ma vanno a scapito della trama, e inevitabilmente ne corrispondono relativi tagli. E riduzione della parti degli altri personaggi secondari. Yates continua a invadere le scene di comicità, il che ci può anche stare, ma il troppo stroppia, sempre. Il suo modo di fare ricorda Mike Newell, il precursore di questo stile. Modo di fare che rende tutto così commerciale...
La recitazione di Radcliffe mi è parsa leggermente migliore degli ultimi due film (pietosi), anche se riconosco che è pur sempre un ciocco di legno. Bravi (come sempre) Grint e la Watson; il primo per il modo spontaneo di interpretare Ron Weasley, la seconda per un'altra conferma a livello recitativo, nella parte di una Hermione dolcemente gelosa. Lode anche a Tom Felton, a suo agio nel ruolo impanicato e sconvolto psicologicamente di Draco, e ai due giovani attori che incarnano Voldemort nei ricordi. A parte Piton (perfetto e mellifluo anche questa volta) e Gambon (troppo simile al Gandalf il Grigio e lontano anni luce dal Silente dei libri e dei primi due film), il resto del vecchio cast compare pochissimo, purtroppo. Mentre la new entry Jim Broadbent dimostra di essere entrato perfettamente nello spirito del personaggio di Lumacorno.
A livello di scenografia e fotografia si rimane soddisfatti e illuminati. Spettacolari le ambientazioni e gli effetti visivi. L'atmosfera dei luoghi caratteristici descritti tante volte nei libri è resa bene come mai prima d'ora; dall'espresso di Hogwarts, alle scale pericolanti della Tana, all'accogliente camera di Ron, alle urla di gioia nella Sala di Ritrovo, senza dimenticare il meraviglioso e mastodontico negozio di scherzi di Fred e George. I particolari si notavano più che negli altri film. Un lavoro minuzioso per riportare sullo schermo i sapori e le piccole grandi sfumature dei libri.
Colonna sonora che in questo sesto capitolo è una grave mancanza. Un pratico riciclaggio di pezzi del quinto film e alcuni rimandi ai vecchi temi musicali di John Williams. Qualche buono spunto, ma il peso di melodie efficaci si sente.
L’inserimento delle scene inedite è un ottimo spunto, e non rovina né pregiudica la storia. L’attacco iniziale da parte dei Mangiamorte a Londra e l’incendio della Tana sono momenti carichi di tensione che ricordano qual è l’aria che si respira oltre i confini di Hogwarts. Scene inedite che fanno in modo di gettare nella mischia personaggi quali Tonks e Lupin, totalmente in disparte per tutto il resto del film.
Concludendo, il film mi è piaciuto, l'emozione c'è stata, e tutto sommato era come me lo immaginavo. Il fatto di non vedere un film che rende giustizia al libro per me non è mai stato un problema. Il plot è cambiato, su questo concordano tutti, ma va bene lo stesso, per me. Sarà che non sono obiettivo, sarà che basta poco... che mi basta vedere il castello di Hogwarts e qualche effetto speciale per rimanere contento e andarme via con la fantasia per due ore e mezza, che poi è anche ciò che cerco da questo cinema.