Un fine settimana lontano dalla scuola: un piccolo anticipo di vacanze pasquali. Era una domenica mattina nuvolosa, con pochi e timidi raggi di sole che sbucavano di tanto in tanto tra le nubi vaporose. Non il tempo migliore per una passeggiata a Diagon Alley, ma Harry, Ron e Hermione non avevano intenzione di lasciarsi sfuggire una delle rare occasioni per visitare i vari bazar che non c’entrassero nulla con le spese scolastiche.
Fecero un salto da Magic Town, un piccolo e grazioso museo di miniature delle più grandi opere architettoniche del mondo magico: videro una minuscola ma particolareggiata Hogwarts con tanto di Lago Nero, la candida e marmorea banca Gringott e gli stadi più avveniristici progettati per il Quidditch. Passarono anche da Accessori di prima qualità per la pesca alle Piovre Giganti (Ron ne capiva qualcosa di pesca alle Piovre, e spinse Harry e Hermione a darci un’occhiata).
Esausti per la passeggiata si concessero una pausa da Bocconcini Bon Bon, prendendo un bel calzone caldo e fumante ciascuno.
«Dovrei fare un salto da Erbe e Funghi Magici» disse Hermione alzandosi dal tavolo. «Su, coraggio, prendete le borse e andiamo.»
«Hermione, calma. Non abbiamo nessuna fretta.»
«Ron, devo ricordarti che tua madre ci ha dato appuntamento al Paiolo Magico tra poco meno di un’ora?»
Di nuovo in strada si avviarono verso i mercati erboristi. Ma non arrivarono mai. Un incontro tanto inaspettato quanto strambo non permise ai tre ragazzi di proseguire fino da Erbe & Funghi Magici.
«Harry! Sei proprio tu!» esclamò un tizio che incrociarono per la via con un sorriso splendente e con un’espressione da copertina. Vestiva con pantaloni e giaccia di pelle, molto simile a uno dei componenti delle Sorelle Stravagarie, la famosa rock band.
«Ehm, lei sarebbe?» chiese Harry, che come Ron e Hermione, credeva proprio di non conoscere quello strano tipo.
«In effetti» fece l’uomo vestito di pelle osservando il suo abbigliamento e non smettendo mai di sorridere «ne sono cambiate di cose! Ma sicuramente ricorderete del vostro splendido e incomparabile insegnante di Difesa contro le Arti…»
«PROFESSOR ALLOCK!?»
«Esattamente, signor Weasley, proprio io. L’ultima volta che ci siamo visti è stato l’anno scorso, al San Mungo, vero? Oh, sì, ricordo…»
«E’ guarito?» chiese Hermione, sorpresa.
«Guarito completamente, signorina Granger! E in splendida forma, ora. E in tutt’altra veste». Rise. Una risata da cartone animato. «Dopo la mia… ehm, insomma… dopo la mia disavventura a scuola ho deciso di dare una svolta alla mia carriera» spiegò. «Sapete, con alcune mie conoscenze, e discostandomi parecchio da libri e lezioni pratiche, sono riuscito ad aprire uno studio di registrazione. Adesso faccio musica!»
Harry, Ron e Hermione rimasero in silenzio per qualche secondo, osservando ancora una volta, da capo a piedi, l’ex professore. Ricordavano di un Gilderoy Allock stravagante, pronto a tutto per risaltare la sua immagine, ma quasi non credevano a ciò che avevano di fronte.
«In meno di un anno ho prodotto due dischi» disse Allock pieno di gioia. Poi abbassò la voce, come per confessare qualcosa di eccezionale. «E tra qualche mese ne produrrò un terzo, che sarà il quinto della discografia de Le Sorelle Stravagarie, nientemeno!»
«Stupendo» commentò piatto Ron. «Rovinerà anche loro, immagino».
Allock rise sardonico, ma non rispose alla provocazione. Continuò con la caratteristica parlantina, spiegando alcune delle sue idee a lungo termine, con l’intenzione di far approdare nuovi talenti nel mondo della musica, un progetto che nel mondo magico aveva sempre stentato a decollare.
«Miei cari ragazzi, ora devo proprio andare. Tra venti minuti ho appuntamento ai Rock n’ Magic Studio».
«Dobbiamo andare anche noi» disse Hermione, delusa per l’ora. L’incontro con Allock la costrinse a rinunciare agli acquisti da Erbe & Funghi Magici. «E’ stato un piacere rivederla, professore. Le auguriamo tanto successo».
«Tanto successo» ripeterono Harry e Ron quasi in coro.
«Grazie, ragazzi! In bocca al lupo anche a voi!»
«Crepi» ripeterono Harry e Ron, questa volta in perfetta sincronia.
Il cielo era diventato più cupo e minaccioso quando incontrarono la signora Weasley e suo marito ad aspettarli all’entrata del Paiolo Magico.
«Papà, non crederai mai chi abbiamo incontrato oggi» biascicò Ron tra il disgustato e l’incredulo.
Allegramente, il signor Weasley rispose: «Mmm, vediamo, tiro a indovinare: Gilderoy Allock in versione Rock n’ Troll?»
Finalmente mi libero dai noiosi libri universitari, perchè prima di ripartire volevo mettermi al passo coi tempi. Parlo dei tuoi racconti, e il vero peccato è che non lasci spazio alle critiche per come rimane impeccabile la tua scrittura; non so cosa di preciso, però la trovo cambiata; forse più "ottimista"; forse perchè hai deciso di scrivere in terza persona, ma tutto ciò mi piace perchè hai deciso di salvare questa "parte" di te. Tu sei il gusto per la lettura e la fuga della realtà del presente.
Anche se non conosco niente dei personaggi a cui ti ispiri, tutto ciò mi piace.
Bravo Bravo Bravo